Orange wines
L'orange wine è una tipologia di vino a parte, con un sapore del tutto particolare, che può considerarsi a metà tra il dolce e il salato, tra l'amaro e l'umami. Di preciso cosa sono gli orange wines? Si tratta di vini ottenuti da uve bianche tramite una macerazione molto lunga (anche fino a qualche mese), dipende dalla varietà di uva utilizzata. È dunque l'affinamento e il contatto con le bucce a regalare a questi vini il colore caratteristico: ambrato, vivido e luminoso.
Anche descritti come l'altro colore del bianco, gli orange wines riscoprono, in modo nuovo, una tradizione antica. Il contatto prolungato con le bucce dell'uva determina il carattere articolato di questi vini, percepibile sia al naso che alla bocca.
Perché l'orange wine piace
L'orange wine, in parte, piace perché la sua diffusione si radica attorno ad una tradizione contadina molto lontana nel tempo: in alcune campagne italiane del Friuli, Veneto, Emilia, Liguria è una pratica ancora molto diffusa. Questo vino può essere abbinato in modo ottimale alle pietanze tipiche dei territori di provenienza, ma anche essere accostato a piatti asiatici, prevalentemente giapponesi.
Sicuramento l'orange wine è un prodotto di nicchia, ecco perché i vignaioli che si appassionano a questo tipo di prodotto seguono spesso i dettami della filosofia biologica e biodinamica.
Questi vini attirano molti consumatori perché sono sorprendenti, rilasciano sensazioni forti, a volte contrastanti e imprevedibili.
Il processo di vinificazione che accompagna l'orange wine è millenario, questa tecnica si era poi perduta nel tempo mantenendosi attiva solo in Georgia: sta riscoprendo oggi una nuova vitalità proprio a causa del vivo interesse da parte dei consumatori per le tradizioni del passato, il linguaggio antico della vitivinicoltura.
Orange vino italiano
In una piccola frazione del Collio Goriziano, negli anni novanta, si decise di lavorare assiduamente sulla Ribolla Gialla sperimentando nuovamente con la pratica della macerazione sulle bucce. Si ottennero ottimi risultati e i produttori che al tempo decisero di muoversi in questa direzione rimangono oggi un importante punto di riferimento per lo scenario internazionale e continuano ad ispirare produttori italiani e sloveni: parliamo ad esempio di Stanko Radikon e Josko Gravner.
Le regioni italiane dove oggi si producono di più i vini orange sono Sicilia, Emilia, Toscana.
L'attenzione per l'ecologia è essenziale da parte di quei produttori che decidono di investire su questi vini, è essenziale infatti ridurre al minimo l'uso di sostanze chimiche e seguire le regole dettate dalle filosofie biologiche e biodinamiche. Gravner, in particolare, ha sempre dichiarato che meno attrezzi si possiedono in cantina, maggiore è la qualità del vino. Ma per arrivare a ciò, bisogna partire da una qualità dell'uva molto elevata. Lui in particolare decise di abbandonare completamente la coltivazione di Sauvignon, Chardonnay, Pinot Grigio, dedicando tutte le proprie attenzioni alla Ribolla Gialla.
Un altro nome profondamente legato alla varietà della Ribolla Gialla è quello di La Castellada. Qui, in Friuli Venezia Giulia, la famiglia Bensa, sfidando mode e richieste di natura commerciale, sta scrivendo la storia di un vino e di un determinato territorio (colline di Oslavia) da più di vent'anni.
Per concludere, possiamo dire che gli aromi che gli orange wines sprigionano sono ricchi e complessi: erbe aromatiche, lieve acidità, profumi di frutta gialla. Tutto varia a seconda del vitigno utilizzato naturalmente. Persino le sensazioni riportate al palato sono molto variabili: può trattarsi di sentori intensi ma anche freschi e fugaci. Essendo così complessi non è sempre semplice scegliere l'abbinamento ideale per un orange wine; l'orange vino può considerarsi, infatti, anche un ottimo vino da meditazione.