L’azienda agricola Castellinuzza racconta la storia di una famiglia fondata sull’amore per il vino e l’ospitalità in Toscana. Stiamo parlando di una piccola cantina storica che produce Chianti Classico sulla collina di Lamole, occupandosi anche della gestione di uno splendido agriturismo con vista sulla vallata di Greve in Chianti. Ci troviamo in un borgo con mille anni di storia, dove artigianalità, passione e territorio raggiungono la perfetta armonia. Lamole è infatti un paesaggio rurale storico italiano e visitarlo vi arricchirà incredibilmente.
Il borgo di Castellinuzza ha origini poco conosciute e molto antiche, era un antico castello appartenuto alla famiglia dei Gherardini e poi passato alla famiglia Cinuzzi, tuttora proprietaria di una parte del borgo.
Il passato dei Cinuzzi è a dir poco prestigioso, nel tempo la famiglia è rimasta legata in modo indissolubile al borgo di Castellinuzza e al Chianti Classico.
In questo territorio si produce da sempre Chianti Classico: siamo in alta collina, le escursioni termiche sono forti e preservano tutti gli aspetti organolettici delle uve di Sangiovese.
Castellinuzza fa fieramente parte dell’Associazione Viticoltori di Lamole.
Il terreno si estende per circa due ettari ed è qui che si condensa tutta la sapiente artigianalità che viene tramandata da generazioni.
I vini prodotti in questo territorio tanto speciale possiedono caratteristiche uniche: freschezza, eleganza, finezza. La storia di questa cantina è centenaria, ma al tempo stesso in continua evoluzione.
Di certo il nome Castellinuzza viene associato al Chianti Classico, ma in azienda si produce anche Trebbiano, Rosato di Sangiovese, Vinsanto.
Il Chianti Classico Gran Selezione DOCG è quello prodotto solo nelle migliori annate da uve selezionate in vendemmia di Sangiovese, Canaiolo e Malvasia nera. Il processo di affinamento, dopo la vinificazione, richiede circa tre anni di riposo in botti di rovere. È un vino dai profumi intensi e dalle profonde note di frutti rossi maturi, inoltre, sprigiona sensazioni che ricordano la menta e finemente speziate. Si abbina bene alla cene sostanziose e importanti, come quelle delle feste: formaggi stagionati, arrosti, brasati e selvaggina.
Il Rosato del Chianti IGT è, invece, un Sangiovese vinificato in bianco. È un vino interessante perché il suo gioco spazia tra la freschezza di un bianco e la struttura di un rosso. Al naso ricorda la ciliegia, il melograno, la viola. Questo rosato è molto ben bilanciato e dunque piacevole al palato. Si può bere magnificamente durante l’intero pasto e rinfresca moltissimo in estate.